Sul comodino della Rambaldi: I BAMBINI DI ESCHER di Paolo Pedote (TODARO EDITORE)

Paolo Pedote, Milano, 1966, scrittore e giornalista, ha collaborato con L’Indipendente, Pride e Radio Popolare. Tra le sue pubblicazioni: Omofobia. Il pregiudizio anti-omosessuale dalla Bibbia ai giorni nostri, scritto con Giuseppe Lo Presti (2003); Come in un film di Almodóvar (2006); We will survive! raccolta di saggi, curata con Nicoletta Poidimani (2007). Conduce la rubrica Nessun dogma! su Radio Città Fujiko.

È finita la coca, Alicia Grezzi trema come una foglia e si dispera chiusa in un cesso, si è giocata tutto alle Slot machine. Il buttafuori la allontana dal locale ma la sua serata nera non finisce lì, quando rientra a casa trova l’appartamento devastato e qualcuno sbucato dall’ombra le spruzza dell’acido in faccia e la chiude dentro.

Un giovane barista senza esperienza deve consegnare un vassoio e riportare i bicchieri vuoti, ma quando torna a prenderli un tizio incappucciato lo uccide con una rasoiata.

E questa è solo la punta dell’iceberg di una lunga serie di delitti che insanguineranno Milano.

Nerone Crespi dopo aver perso moglie e figlio in circostanze drammatiche vive ai margini della società, in un seminterrato nella periferia ovest ascoltando Verdi a tutto volume.

Dopo la disgrazia ha perso la memoria e soffre di Fuga dissociativa, una forma di amnesia che gli impedisce di ricordare il passato. Da otto mesi poi, non si presenta a prendere le medicine alla Comunità Arcobaleno e ha la casa conciata peggio di una discarica.

Una sera, mentre rovista nella spazzatura, un uomo nudo coperto di sangue, in una scena degna di Profondo rosso, gli indica una finestra dove una donna strepita agitando un pezzo di vetro.

Nell’appartamento troverà un cadavere con un paio di forbici che gli trafiggono il collo.

Terrorizzato dalla macabra scoperta Nerone fugge in strada e per poco non viene investito dall’auto del Capo della Squadra Mobile Angela Delfino detta la Sbirra.

Convocato in Questura, come David Hemmings nel noto film del 1975, fatica ad elaborare ciò che ha visto, eppure qualcosa l’ha colpito nel profondo e lo spingerà a collaborare alle indagini e da quel momento Nerone e La sbirra si trasformeranno in un’inedita coppia di investigatori. Il primo amareggiato dalla vita e la seconda disgustata dal proprio mestiere e in procinto di abbandonare la divisa, ma sarà proprio da questa improbabile unione di forze che arriveranno i risultati che nessuno si aspetta.

I due scopriranno il legame tra alcuni omicidi e una vecchia foto scattata negli anni Settanta: I bambini di Escher.

L’autore dello scatto morì con la moglie nell’incendio di casa sua, e solo la soluzione del mistero di quell’immagine li porterà a scoprire l’identità dell’assassino e a far luce su un vecchio caso irrisolto e su un oscuro traffico di adozioni e compravendite di esseri umani.

Che i bambini nello specchio di Escher siano con voi!

Paola Rambaldi

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