La riscrittura del mito e le donne

E se Didone non si fosse uccisa e avesse proseguito il viaggio al posto di Enea?

Il viaggio di Ulisse raccontato dalle donne che incontrò

Pubblicato in editoria, femminicidio, nessuna più, racconti, Uncategorized | Contrassegnato , , , , , , , | 7 commenti

ESCE OGGI REPETITA!

Lorenzo Cerè è tornato per Solferino Libri

In libreria ed e-store, ordinabile qui

Pubblicato in Uncategorized | Lascia un commento

“Il valzer dei traditori” di Rosa Teruzzi (Sonzogno)                        

Sul comodino della Rambaldi

Rosa Teruzzi – Milano – oltre a diversi racconti e tre romanzi ha pubblicato per Sonzogno: La sposa scomparsa, La fioraia del Giambellino, Non si uccide per amore, Ultimo tango all’Ortica, La memoria del lago, Ombra sul Naviglio e Gli amanti di Brera. Esperta di cronaca nera è caporedattore di Quarto grado su Retequattro.

“La verità era che lei non aveva nessuna voglia di dire addio alla Premiata Agenzia Fiori e Delitti.

Quanto si sarebbe annoiata senza i pedinamenti, i trabocchetti, gli interrogatori, le riunioni galeotte sulla veranda della libreria? Come sarebbe stata sciapa la sua vita senza le sparate del Dog e senza la silenziosa intelligenza emotiva di Irene? E come poteva convincere quell’ostinata di Iole a lasciar perdere?

Eppure doveva rinunciare alle indagini, se voleva salvaguardare la relazione con Gabriele e la sua carriera. Ma a te, ai tuoi desideri ci pensi mai?, le urlò stizzita la vocina impertinente che, questa volta, assomigliava a quella di Franca.”

Una Milano piovosa fa da sfondo all’ottava avventura delle Miss Marple del Giambellino, Libera la fioraia, Iole la scatenata madre settantenne insegnante di yoga e Vittoria la figlia poliziotta.

Ultimamente Libera è seriamente preoccupata per le magagne di famiglia. Il compagno  Gabriele, capo di Vittoria, ha messo incinta una poliziotta che lo tampina per tornare assieme per il bene del bambino. Il  ricercato Gatto con gli stivali, il rapinatore mascherato che presume essere suo padre, è ancora a piede libero e  Vittoria ha appena subito un attentato.  

L’articolo prosegue a p. 2

Pubblicato in Uncategorized | Lascia un commento

‘Dammi la vita’ di Letizia Vicidomini (Mursia)

 Recensione di Nuela Celli

‘Dammi la vita, con la tua musica” è un’esortazione a dare tutto di sé, in ogni esibizione, ma anche un tatuaggio, un segno indelebile su un corpo giovane che troppo presto vede la vita spegnersi. Una richiesta e una promessa, che si intrecciano tra arte e vite vissute al limite, senza esitazioni.

Con una scrittura limpida, dai tratti ispirati, Letizia Vicidomini sin dalle prime pagine ci fa conoscere i protagonisti di questa storia, caratterizzandoli con tinte vivaci e nette da cui è già possibile intuirne convergenze e probabili collisioni, tessendo una trama dinamica e coinvolgente che sa catturare il lettore fino all’epilogo delle diverse vicende, senza mai scendere di tono.

Due sono i crimini attorno ai quali ruota la narrazione: quello tragico ma mai indagato di Aurora, una bambina già segnata dalla drammatica perdita della madre, e quello violento e inspiegabile di un giovane allievo presso lo storico conservatorio di San Pietro a Majella, a Napoli.

Ma andiamo a conoscere i diversi protagonisti di questa storia in bilico tra musica e passioni controverse.

Due sono coloro che indagano, per cui il crimine è pane quotidiano ma anche dannazione costante.

Andrea Martino è un commissario in pensione, con un lutto pesante nel cuore, per via della morte del figlio Lorenzo, e l’amore di Luisa, moglie premurosa, sempre pronta a riempirlo di attenzioni ma anche a pungolarlo, perché il marito proprio non ce la fa a lasciar perdere il vizio dele indagini. La sua compagna di vita, dopo tanta attesa, vorrebbe che lui si occupasse soltanto della famiglia e delle sue amate piante, nel terrazzo affacciato su Santa Teresa degli Scalzi, passione e orgoglio dell’uomo.

L’articolo prosegue a p. 2

Pubblicato in Uncategorized | Lascia un commento

DAL 6 GIUGNO IN LIBRERIA

Torna Repetita

Il romanzo d’esordio di Marilù Oliva torna in libreria, stavolta editato e con una cover molto noir (non comprate la vecchia edizione, questa di Solferino è molto meglio e poi costa meno!)

Preordinabile qui

Pubblicato in Uncategorized | Lascia un commento

“I Fantasmi si vestono nudi” di Loriano Macchiavelli (Solferino)

#grandangolo di Marco Valenti

La mia storia comincia nel 1956, esattamente la notte fra il 2 e il 3 giugno quando ero ancora convinto che sarei diventato un corridore professionista e andavo in salita che nemmeno Charly Gaul mi teneva dietro.”

Santo sogna di fare il ciclista, ma ha già capito che i sogni (troppo) spesso non si realizzano. Accettare, suo malgrado, il posto di lavoro in tipografia, è l’unica strada che dovrà percorrere per poter contribuire al bilancio di famiglia, gravato dall’assenza del padre, prematuramente scomparso. Nelle notti senza nebbia sale a San Luca, in cerca di quella rivalsa che solo l’amata e inseparabile bicicletta può dargli. In una di queste, incontrerà (e si innamorerà di) una ragazza, uccisa nei giorni della Liberazione un decennio prima, che non riesce a trovare pace, in seguito a un rituale che prevede che coloro che muoiono di morte procurata non possano ricordare i loro ultimi momenti di vita. Quelle di Santo sono notti scandite da un andirivieni verso il Colle Della Guardai, dove nei pressi dell’Orfanotrofio delle Orfanelle attende la comparsa dell’amata. Presenza eterea di un mondo in cui le anime cercano quelle risposte che possano loro permettere di transitare verso l’eternità.

Dice che veniamo da una famiglia nobile e ricca e che le due i sono la prova. Forse ha ragione e chissà quanti anni fa eravamo nobili e ricchi. Contento lui. Adesso siamo e restiamo dei poveracci che se la cavano come possono.”

Siamo in una Bologna che sta iniziando la ricostruzione, dopo l’esito nefasto della Seconda Guerra Mondiale, in un momento storico in cui i sogni sono tornati a popolare l’immaginario degli italiani, dopo un ventennio di chiusura mentale che tutto aveva negato. Bologna inizia a conoscere le lotte operaie, le difficoltà economiche, le distanze tra le classi sociali che iniziano ad essere incolmabili. Bologna si allarga a dismisura, in periferie sempre più anonime e disagiate, ma non per questo prive di dignità, come il quartiere da cui proviene Santo, culla di un’umanità sociale che tiene tutti legati, indipendentemente dal reddito.

L’articolo prosegue a p. 2

Pubblicato in Uncategorized | Lascia un commento

“Tira Mòlla e messèda” di Paola Varalli (Todaro Editore)                                       

Sul comodino della Rambaldi

Paola Varalli – Milano – Architetto. Ha pubblicato gialli con F.lli Frilli Editori e  molti racconti per antologie compresi quelli contenuti in Quattro volte Natale e Odio l’estate di Todaro Editore.

“Pino entrò nel bar trafelato, un attimo prima che si scatenasse l’inferno. Aveva un buffo cappello in testa e se lo teneva con la mano perché temeva montasse il vento. Lo mollò solo quando fu seduto di fronte al Mario e lo appoggiò su una sedia insieme all’immancabile borsa dei ferri. Con gli occhi, fece segno al Villiam, che capì al volo.

– Bicicletta per il signore!

– Bravo Viliam, fammi un bianchino spruzzato anche a me, poi vieni a sederti che ragioniamo.

Tanti saluti alla pausa caffè e un caldo benvenuto all’aperitivo anticipato! Le commesse della drogheria uscirono sospirando, a passo veloce per evitare di bagnarsi, e la Gina si sentì gli occhi del Marietto sul didietro, nonostante il camice da lavoro che la copriva fino alle ginocchia.”

Per chi si fosse già appassionato alla serie delle Squinzie di Paola Varalli, ecco una nuova combriccola di personaggi che si muovono sullo sfondo di una Milano periferica degli anni ‘80. I favolosi anni in cui pensavamo che il meglio dovesse ancora venire e che andando avanti le cose non potessero che migliorare, soprattutto in quella Milano da bere dove si sorrideva ancora  davanti a un paio di biciclette al bar, che poi sarebbero aperitivi a base di bianchino spruzzato.

L’articolo prosegue a p. 2

Pubblicato in Uncategorized | Lascia un commento

a breve, in Polonia…

…esce l’Eneide di Marilù Oliva

Pubblicato in Uncategorized | Lascia un commento

“Primo Sangue” di Ameliè Nothomb (Voland)

#grandangolo di Marco Valenti

Nata a Kobe, Giappone, da genitori diplomatici, Ameliè Nothomb oggi vive tra Bruxelles e Parigi. Di lei è stato detto molto, forse troppo, e spesso in modo superficiale, rincorrendo più il personaggio che non la scrittrice. Al netto di questo, non possiamo però non riconoscere l’importanza della sua figura all’interno della letteratura contemporanea. Con questo suo trentesimo romanzo però la Nothomb cambia le carte in tavola, addentrandosi nei meandri della vita di famiglia, aprendoci lo scrigno dei (suoi) ricordi, permettendoci di fare la conoscenza del padre, recentemente scomparso durante i primi mesi della pandemia, in seguito ad un ictus.

Il romanzo, pubblicato anche questa volta dalla Voland, è, come detto, incentrato sulla figura del padre Patrick, ultimo discendente di una delle più importanti e influenti famiglie dell’aristocrazia belga. Uomo tutt’altro che ordinario, Patrick Nothomb è raccontato nell’arco temporale che va dall’infanzia al matrimonio, passando per il suo primo incarico come diplomatico. “Primo Sangue” tratta avvenimenti antecedenti alla nascita di Ameliè, dinamiche di cui è venuta a sapere solo a posteriori, e che ha deciso di rendere pubbliche, romanzandole, in modo da poter tributare al padre scomparso la giusta importanza non solo come genitore, ma anche come figura di riferimento.

L’incipit ce lo mostra in Congo, alle prese con un plotone di esecuzione, nel 1964, momento che lo mette con le spalle al muro, permettendogli di fare chiarezza sulla propria esistenza, ripercorrendo, ricontestualizzando e ridefinendo ogni istante della sua vita, per chiarirsi ogni dubbio.

Mi portano davanti al plotone di esecuzione. Il tempo si dilata, ogni secondo dura un secolo più del precedente. Ho ventotto anni. Di fronte a me, la morte ha la faccia di dodici fucilieri. La consuetudine vuole che una delle armi sia caricata salve. così che ognuno possa ritenersi innocente dell’omicidio che sta per essere perpetrato. dubito che oggi quella tradizione sia stata rispettata. Nessuno di questi uomini sembra aver bisogno di una possibilità di innocenza.”

L’articolo prosegue a p. 2

Pubblicato in Uncategorized | Lascia un commento

“In quel tempo. Da Gesù a Paolo attraverso i numeri del Nuovo Testamento” di Roberto Volpi (Solferino)

La biblioteca di Gabriella

Il mondo della spiritualità, della religiosità, ha da sempre affascinato l’essere umano che già dalla notte dei tempi si è sempre posto delle domande ed ha cercato di darsi delle risposte chiarificatrici su tutti gli eventi che lo circondavano a cui non riusciva a dare una spiegazione plausibile. Questa, secondo gli storici, rappresenta la nascita delle religioni antiche.

Nello specifico, sul cristianesimo si è detto e scritto di tutto. In tutto il mondo troviamo testi e testimonianze che ne delineano la grandezza e il peso storico e sociale che ha avuto nel mondo. Non c’è luogo dove Gesù non venga citato più e più volte; non c’è scuola, università dove non si sia parlato di Gesù, della sua vita e della sua predicazione; non c’è libro di Storia dove non si parli della storia della cristianità e della Chiesa da Gesù fondata.

Tutti noi sappiamo che il cristianesimo è una religione a carattere monoteista, originata dal giudaismo nel I secolo e che è fondata sulla rivelazione, sulla venuta e predicazione, contenuta nei Vangeli, di Gesù di Nazareth. Indipendentemente dalle proprie credenze spirituali, è fuor di dubbio che l’interesse nei confronti del Cristo non è mai scemato nel corso dei secoli. Anzi piuttosto la sua popolarità è accresciuta sempre di più. Questo personaggio è molto controverso, amato ed odiato da tutti.

l’articolo prosegue a p. 2

Pubblicato in Uncategorized | Lascia un commento

“La siccità” di Guido Conti (Bompiani)

Recensione di Patrizia Debicke

Il racconto sofferto dell’Italia che è stata e che sarà, ma anche un romanzo che sa narrare, con un  linguaggio colto ma allo stesso tempo semplice e sincero in uso alla  gente che vive nei borghi rurali
«Sta cambiando il tempo, non piove più come una volta. La natura sembra impazzita, e anche gli animali fanno cose che non hanno mai fatto. In città non capiscono niente, vivono dentro centri commerciali dove non si capisce se è giorno o è notte, se è inverno o estate, cosa vuoi che capiscano quelli là.»
Le questioni climatiche hanno creato  nell’Oltrepò una serie di problemi per i gravi  disagi che gli agricoltori devono affrontare
E allora tocchiamo direttamente,  con mano, la  sconvolgente realtà di un paesino, dove  piccolissime aziende familiari fanno grande fatica a reggere. Dove la terra è spaccata dalla siccità che sta  minacciando  la vita e il futuro degli abitanti.
Guido Conti ci introduce senza ipocrisia in quell’atmosfera canicolare e imperscrutabile, dove la natura è brutalmente primitiva e  dove tutti gli animali selvatici hanno preso a comportarsi  in un  diverso e strano modo.
Descrive netto e preciso l’inizio di una torrida estate (2017 o 2018)  ,  in cui da anni la vera pioggia ha smesso di custodire  i raccolti, sostituita da pochi,  repentini  e violenti temporali. Fenomeni estremi,  avversità atmosferiche e climatiche che stanno rendendo difficile la vita degli agricoltori della collina. A Montù Beccaria,  paesino  dell’Oltrepò Pavese, dove Andrea, un adolescente , un ragazzo che  va a scuola e  vive con la famiglia,  il compito di chi coltiva i campi e cura la vigna  è  diventato sempre più arduo e  basta una  grandinata per  vanificare la fatica e distruggere il lavoro di  mesi.

l’articolo prosegue a p. 2

Pubblicato in Uncategorized | Lascia un commento