“La collana di cristallo” di Cristina Caboni (Garzanti)

La libreria di Gabriella

Voglio decidere della mia vita. Murano potrà darmi delle risposte. Perché lavorando il vetro mi sento me stessa”. Sono queste le parole che troviamo sulla bellissima ed intrigante copertina del nuovo libro di Cristina Caboni “La collana di cristallo” edito dalla Garzanti. Parole molto significative e che rendono in pieno quella che è la linea seguita dalla Caboni in tutti i suoi libri: sono infatti opere nelle quali è sempre presente una donna apparentemente fragile e che riuscirà invece a prevalere, combattere e a vincere…vincere sui pregiudizi, sul mondo maschilista che la circonda, sulle sue fragilità e insicurezze. Insomma sono donne forti, brillanti e talvolta audaci e che le porteranno a ribellarsi a tutto ciò che le circonda…costi quel che costi.

Ne “La collana di cristallo” possiamo dire che i protagonisti sono tre: Juliet, Murano ed il vetro e già dalle prime pagine è chiaro che sono tutti e tre personaggi primari del libro anche se ad una prima lettura può sembrare che l’arte di soffiare il vetro abbia un ruolo predominante in tutto il libro. “Il tramonto, a Murano, è rosso rubino, viola ametista, blu zaffiro. Così i vetrai chiamano i colori, con i nomi delle pietre preziose che hanno decretato la loro fortuna.

L’autrice ci parla di Juliet, una ragazza americana con una grande passione per il vetro e le sue lavorazioni. Proprio spinta da questa grande passione decide di partecipare ad un concorso che vincerà con successo e che la porterà a Murano in una prestigiosissima scuola di vetrai rinomata a livello mondiale. Questo viaggio porterà Juliet ad un cambio radicale della sua vita, la porterà a rivedere molte delle sue sicurezze e fragilità. A Murano dovrà lottare con tutte le sue forze per emergere in quanto è l’unica ragazza ad essere stata ammessa e riuscirà a venirne fuori grazie all’aiuto di Marcus, il direttore della scuola, della sua tata italiana e di una misteriosa collana, da quest’ultima donatale, che nasconde un segreto importante per Juliet stessa e tutta la sua famiglia. “Apparteneva alla sua famiglia da sempre, le aveva detto. Ma allora perché non era stato suo padre a consegnargliela? Juliet non le aveva chiesto altro (…).

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