“Joe Lansdale: in fondo alla palude” di Seba Pezzani (Perrone)

Risultati immagini per Joe Lansdale: in fondo alla palude di Seba Pezzani perroneRecensione di Marco A. Piva

Seba Pezzani (nella prima foto sotto, a sinistra) è un esperto traduttore, musicista e anche autore di alcuni libri di non-fiction; Joe (R.) Lansdale (nella prima foto sotto, a destra) è uno degli autori statunitensi più prolifici, amatissimo anche in Italia dove è spesso stato tradotto proprio dallo stesso Pezzani. I due sono diventati amici quando Seba ha agito da interprete per Joe in una serie di incontri con il pubblico nel nostro Paese, in particolare in “Dal Mississippi al Po” che aiuta anche a organizzare a Piacenza.

Chi altri, dunque, avrebbe potuto assumersi l’impegno di scrivere una biografia di Joe Lansdale, se non uno che lo conosce intimamente, che più volte ha passato del tempo addirittura nella casa dell’autore, nell’impronunciabile Nacogdoches, nel Texas orientale, nota come la più vecchia cittadina del Texas e patria del primo pozzo petrolifero e del giardino di azalee più esteso dello Stato della Stella Solitaria?

In realtà Pezzani ammette apertamente la difficoltà di scrivere la biografia di un amico, e per di più di un amico non solo vivo e vegeto ma anche nel pieno della sua produzione letteraria. Questo libro finisce quindi per essere il racconto di una lunga conversazione, o forse di una serie di lunghe conversazioni raccolte insieme, con l’autore durante un periodo passato proprio a Nacogdoches, con visite alle cittadine nelle quali Lansdale è cresciuto, prima fra tutte Gladewater, dove l’autore è nato, dove Elvis Presley suonava molto spesso all’inizio della carriera e dove Johnny Cash ha scritto “I Walk the Line”.

Durante questa lunga conversazione, Lansdale racconta candidamente all’amico Pezzani, dandogli poi l’esplicito permesso di pubblicare quanto narrato, una serie di dubbi, problemi e sentimenti assolutamente umani, dal fallimento del primo matrimonio ai rapporti con i figli e con la sua musa, l’amatissima moglie Karen.

In questo volume si trova anche una lunga serie di interventi da parte di numerosi autori e personalità italiane e internazionali, da Francesca Bertuzzi, Gianluca Morozzi e Gianni Cuperlo a Andrew Vachss, Dean Koontz e Jeffery Deaver, che ci raccontano, chi in un paio di pagine e chi in un paio di righe, quale sia il loro rapporto con l’autore texano. Infine, Pezzani ci elenca le opere di Lansdale pubblicate in italiano (e spesso tradotte da lui) esprimendo su ognuna un breve giudizio personale, a volte sorprendente.

Non aspettatevi, insomma, un romanzo, né una biografia dello stile “Joe R. Lansdale è nato il 28 ottobre 1951 a Gladewater, figlio di…”; e nemmeno si tratta di un’intervista condita da domande, aggressive o banali. Si tratta invece, come già detto, di una lunga chiacchierata, che si immagina svolgersi soprattutto in macchina (io immagino Lansdale alla guida di un pick-up, più che altro a causa della descrizione che ci regala Pezzani della posizione isolata della sua casa), tra due amici che si conoscono da tempo ma che, per un motivo o per un altro, ancora non hanno affrontato certi argomenti personali. Non fatico a pensare che anche Pezzani abbia raccontato dettagli intimi su di sé, che non avrebbero posto in questo libro. Chissà che un giorno Joe Lansdale non decida di scrivere una biografia del suo interprete italiano!

 

Si tratta di una lettura scorrevolissima, nella prosa fluida e piacevole che Pezzani già ha dimostrato di padroneggiare nei suoi scritti precedenti, in cui le citazioni dirette delle frasi di Lansdale sono condite da riassunti fatti dall’autore di questo libro e dalle sue osservazioni personali di uomo intelligente e attento ai particolari. A volte Pezzani interviene nel discorso per raccontarci del suo imbarazzo nello scoprire alcuni dettagli del passato di Lansdale, e della reazione di Joe al notare questo, o le sue impressioni personali riguardo a quella zona del Texas, tra la sua (comprensibilissima) paura dei serpenti e il suo stile di vita vegetariano, difficile da seguire in alcune circostanze. Anche questo aiuta, e molto, a capire non solo l’uomo Joe Lansdale ma anche l’ambiente in cui è cresciuto, vive e ambienta la maggior parte delle sue opere.

Questo è un libro che sa intrattenere, che sicuramente gli appassionati della letteratura di Joe Lansdale troveranno prezioso ma che anche chi non lo conoscesse ancora troverà certamente più che godibile; un’intervista/biografia scritta con garbo e divertimento, con affetto e curiosità.

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2 risposte a “Joe Lansdale: in fondo alla palude” di Seba Pezzani (Perrone)

  1. patrizia debicke ha detto:

    Grande Joe, grande Seba

  2. Seba Pezzani ha detto:

    Unica precisazione: nessun pickup. Incredibile, vero? Grazie al grande (in tutti i sensi) Marco Piva.

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