L’ombra di cenere di Linda Lercari (Harper Collins)

 di Patrizia Debicke

Giappone – Periodo Kamakura, anno 1330 – Le poche parole sussurrate al suo signore dal fedelissimo samurai Haka, prima di morire settantenne in battaglia, rappresentano un enigma, provocando dubbi e domande che si trasformeranno in un tarlo che gli rode la mente e lo costringe a scoprire il perché.

Hakashinjitsu era un grande guerriero, un gran combattente conosciuto come Il Demone, perché considerato invincibile in battaglia. Ma era anche un amico e la sua morte lascia nel suo signore un vuoto incolmabile. E, nonostante sia circondato dalla sua gente, dalle sue ricchezze e dalla sua famiglia, all’improvviso si sente spaventosamente solo…

L’ombra di cenere, il romanzo di Lidia Lercari che narra del samurai Hakashinjitsu e di Momokushi, il suo signore, è una bella e poetica storia che parla di amicizia, lealtà e devozione di tutta una vita, con il grande esempio di riscatto del protagonista, le cui vicende vengono rivissute per il lettore attraverso l’occhio della memoria del nobile, il coprotagonista del romanzo che, attraverso il rimpianto e il dolore, in un insieme fatto di domande senza risposta, inconsce sfumature, vivide sensazioni legate al passato e sconosciute realtà, riuscirà infine ad arrivare alla verità.

Una perfetta ricostruzione e ambientazione dell’epoca e della cultura che sprona alla lettura e permette di affacciarsi su guerre, battaglie, uccisioni; banchetti e sfarzose feste di corte. Senza dimenticare quella che era la vita sublime del Palazzo e quella umile dei villaggi, in un mondo per noi lontano nel tempo e nello spazio, quello della società giapponese nel medioevo feudale. Una sequela di personaggi perfetti, spesso tratteggiati più dai silenzi, dagli sguardi e dai gesti che dalle parole: signori, guerrieri, servi e contadini. Ma anche splendide concubine e raffinate dame di corte e crudeli megere. E quel modo di vivere il presente giorno dopo giorno, poiché ogni momento e ogni azione era eseguita e vissuta dai samurai come un rituale religioso e con la stessa sacralità, quasi fosse l’ultima dell’esistenza e ogni istante denso di significati arcani.

Alla ricerca di qualche indizio che gli permetta di svelare il perché delle ultime parole di Hata, Momokushi deve ricostruire passo, passo gli anni dell’eccezionale rapporto con l’amico e guerriero, scavando nel passato e visitando i luoghi che sono stati testimoni delle loro imprese di gioventù. Dopo che l’ha salvato quando era solo un bambino indifeso, lui gli ha dedicato tutta la vita, ma ha sempre tenuto per sé il segreto che avrebbe potuto distruggere la loro amicizia.

Perché ciò che Hakashinjitsu ha mantenuto celato per oltre cinquant’anni non è solo un segreto in grado di sconvolgere una vita, ma è anche la più toccante dichiarazione di amore che un essere umano possa lasciare in dono.

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