“Il velo strappato” di Brunella Schisa (HarperCollins)

Recensione di Linda Cester

“Enrichetta teneva il viso appiccicato al finestrino osservando con lacerante curiosità le persiane delle finestre, le cancellate di legno, le inferriate e tutti i ripari del monastero. Alla vista del sepolcro che l’avrebbe inghiottita fece un profondo respiro e chiamò in soccorso l’amor proprio. La campane suonavano festose: ogni tocco era una coltellata al cuore. Così dovevano sentirsi i condannati portati al patibolo.”

Con “Il Velo strappato. . Tormenti di una monaca napoletana”, Brunella Schisa torna ad emozionare regalandoci ancora una volta un personaggio femminile indimenticabile, che tocca il cuore nel profondo e lascia dietro sé l’eco dei sentimenti più veri, quella passione del sentire e il coraggio della verità che, fondendosi nella tenacia e nell’ardore di un’anima libera, la rendono protagonista vibrante e straordinariamente contemporanea. Una storia capace di coinvolgere ed appassionare fin dalle prime pagine, quella di Enrichetta Caracciolo di Forino, giovane donna della nobiltà napoletana, che nel 1840 viene costretta a farsi monaca, obbligata dalla madre – vedova e in ristrettezze economiche – ad entrare nel convento di San Gregorio Armeno, nella speranza di ammansire un carattere passionale considerato ribelle. E sarà invece proprio grazie a quel carattere, forgiato dalla tempra granitica di chi ha l’onestà intellettuale di non sottomettersi al proprio destino, che Enrichetta riuscirà a sopravvivere, nonostante gli abusi fisici e le violenze psicologiche, lei che fin da subito rifiuta la propria condizione e si sente “corpo estraneo nella comunità”, inascoltata nelle legittime pretese di libertà e incatenata in un ruolo che non le appartiene, svelando, attraverso la sofferenza dell’anima che diventa male fisico, la reale dimensione della vita del chiostro, quel “mondo in miniatura” chiuso, rigido, intriso di veleni e gelosie, microcosmo ipocrita e soffocante in cui “c’è tutto il male e tutto il bene del genere umano”.

Un romanzo che indaga le pieghe più intime della vita di una giovane donna che s’intreccia inevitabilmente alla Storia, quella che ci appartiene e ci riguarda tutte e tutti da vicino, in una Napoli in fermento che diventa essa stessa personaggio e in cui il lettore si sentirà letteralmente catapultato, immerso nell’ardore e nella passione del patriottismo risorgimentale capace di infiammare anche l’animo di Enrichetta, nutrito dal sogno di una libertà per la quale varrà la pena lottare fino in fondo.

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