“AFRODITE” DI MARIANGELA GALATEA VAGLIO (GIUNTI)

di Donatella Rizzi

Mariangela Galateo Vaglio, professoressa, giornalista, divulgatrice sui social e scrittrice, è da poco uscita, pubblicata da Giunti, con “Afrodite. La verità della dea”. Una dea che ha una storia molto lunga, collegata non solo alla bellezza, ma anche al desiderio, ai cicli della natura, alle nascite, all’eterno fluttuare del mondo. Come essa stessa dice: “Il mio soffio permeava l’universo, era il mio stesso respiro”.

La narrazione parte dalla notte dei tempi, da quando Urano si accoppiava a Gea in maniera forsennata e brutale, e da quest’unione quasi perenne nascevano figli che poi il padre, puntualmente, ricacciava sotto terra. Quando uno dei figli si ribellò tagliando il fallo del padre, questo precipitò in mare dove, da un coagulo fatto di spuma nacque la meravigliosa dea.

Ma Afrodite si sovrappone anche alla sumera Inanna, slancio vitale dell’adolescenza, dea della fecondità e della bellezza, ma anche dell’amore erotico, giovane e bellissima, sola e recalcitrante al matrimonio. Poi si sposta in Grecia, anche se all’inizio non è convinta, non le piacciono quei popoli “ammantati di un’incredibile prosopopea”, eppure ammette che “con le parole ci sapevano fare.”

Di certo sull’Olimpo i gossip si infittiscono. Afrodite si sposa con Efesto e all’inizio sembra funzionare ma… lei finisce con l’annoiarsi e così trovare un diversivo nello sbrigativo Ares, dio della guerra, grezzo ed efficiente. E che scenetta tragicomica quando vengono intrappolati da una specie di ragnatela invisibile architettata da Efesto!

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