I LIBRI DI MILVIA COMASTRI

Articolo ripreso da un post di facebook, scritto da Milvia Comastri

Ogni tanto, ma non sovente (mi suona male, “sovente”, a volte mi vengono dubbi sull’uso delle parole), ogni tanto, dicevo, ma non spesso, penso alle mie quattro creaturine di carta, e mi rendo conto che non ne parlo mai, e chissà, forse si sentono abbandonate. Ieri mi sono imbattuta nella fotto qui sotto e così ho pensato: dai, facciamo un po’ di pubblicità a queste poverine. Magari, chissà: a qualcuno viene voglia di conoscerle da vicino.

Ecco una breve presentazione:

DONNE; RICETTE; RITORNI E ABBANDONI (Pendragon 2005)

Storie di donne che attraverso la cucina ritrovano se stesse, nell’atmosfera magica del legame indissolubile che unisce l’uomo al cibo: cibo per abbandonare qualcosa o qualcuno, per dire ti amo, ti odio, per iniziare un nuovo corso e per ritrovare ciò che ci sta davvero a cuore. Tra ricordi e desideri l’autrice scopre che amore, dolore, memoria e sapori sono inseparabili come gli ingredienti delle ricette più riuscite.

COLAZIONE CON I MODENA CITY RAMBLERS (HISTORICA 2012)

La vita a volte i cambiamenti ce li impone, a volte, invece, siamo noi a decidere di cambiare la nostra vita. In entrambi i casi, ad accompagnarci, deve essere il coraggio. Ad alcuni dei personaggi di questi racconti, il coraggio per accettare il cambiamento, sembra non mancare. Non manca ad Angelo, quando riconosce che anche le parole brutali di una madre possono nascondere nient’altro che paura e disperazione; né ad Antonio che, attraverso il sentimento dell’amicizia, riesce ad accettare una vita diversa da quella che aveva sognato; né a Davide, che, grazie a un incendio, scopre un mondo per lui del tutto nuovo. Coraggiosa è Mara che, per poter ascoltare di nuovo il suo gruppo musicale preferito, rivoluzionerà completamente la sua vita agiata.

SQUILIBRI (ANTONIO TOMBOLINI EDITORE 2014)

Venticinque racconti di altrettante vite sospese su un filo. Squilbri, è una vertigine di storie narrate spesso al femminile, con una scrittura semplice, diretta, senza risposte, con pochi rimpianti. Si perde l’equilibrio sul filo della violenza e dell’incesto (Che cosa hai fatto, Serata a teatro), nell’incapacità di accettarsi (Il primo giorno di primavera, Re Mida all’incontrario), nei meandri della pazzia (I miei amati figli sconosciuti, Sulla spiaggia, Tutto adesso è pulito, Madri, L’apparenza inganna), nell’attesa senza speranza (Aspettando Myriam), di fronte al crimine (La traversata, In bilico), nell’incontro con l’ingiustizia (Il suonatore di armonica, Nessuna assoluzione). A volte però accade che le le vite si ricompongano (Quello che resta, Pomeriggio di luglio).

SANGUE DI GIUDA (Giraldi 2019)

Tre generazioni, quattro donne legate da vincoli famigliari, ma isolate una dall’altra, anche se vivono nella stessa casa. Segreti inconfessabili e rancori hanno creato muri che pare impossibile abbattere. Forse sarà la fuga da casa della quattordicenne Mira che riuscirà a far crollare queste barriere. Forse, dopo tanti anni, sulle macerie di quei muri si potrà costruire un nuovo edificio.

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Una risposta a I LIBRI DI MILVIA COMASTRI

  1. Milvia ha detto:

    Grazie, Marilù cara!

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