Sul comodino della Rambaldi
Matteo Strukul – Padova – Laureato in giurisprudenza e docente di Sceneggiatura Interattiva presso il Link Campus University di Roma, ha vinto il Premio Bancarella col romanzo storico Medici. Una dinastia al potere e il premio Salgari col suo Giacomo Casanova, da cui è stato tratto anche il noto musical di Red Canzian. Ha inoltre pubblicato quattordici romanzi, due biografie musicali, cinque albi a fumetti, due novelle in formato elettronico e molti racconti in antologie.
“Entrato nella camera sotterranea, Kaspar venne aggredito da un tanfo infernale. Portò il braccio al naso, tentando di proteggersi da quell’odore mefitico. Il cadavere di Giuseppe Filangeri era orribile a vedersi. Adagiato su un tavolo di pietra, aveva la gola segnata in modo impressionante, per via della corda con la quale si era impiccato. Non solo. A causa di un taglio profondo, le viscere fuoriuscivano, violacee, dal ventre. L’odore era intollerabile. D’altra parte non era certo la prima volta che Kaspar aveva a che fare con il puzzo di morte. Ne distingueva il lezzo fin da lontano, ben prima che il campo di battaglia si coprisse di cadaveri o che la carne cedesse sotto il morso della lama. Era il suo mestiere, quello di avere a che fare con la Grande Mietitrice.”
È l’antivigilia di Natale, nevica, e Marco, uno studente austriaco di 27 anni, deve assolutamente ultimare la sua tesi su San Nicolò da consegnare di lì a poco. Ed è proprio scavando tra i volumi del dipartimento di Storia Medievale che si imbatte in un curioso manoscritto che narra le gesta del cavaliere Kaspar Trevi dell’ordine di San Bernardo di Chiaravalle e della Confraternita dei Cavalieri Esorcisti che combattono il demonio.
(la recensione prosegue a p. 2)