“Casanova opera pop”

L’aver trasformato, ad esempio, il cruento preambolo in una stupenda esibizione dei ballerini su musiche popolareggianti in costumi che ricordavano quello tradizionale greco, con uomini e donne quasi indistinguibili. Due modi diversi di presentare Venezia, una dei protagonisti, quella che proprio non ce la fa a restare solo sullo sfondo.

Anche i cambiamenti effettuati sui personaggi sono funzionali a rendere la storia più dolce e immediatamente fruibile. La violenta rissa alla Cantina Do Mori dura un attimo ma viene preceduta dall’invenzione dell’esibizione della locandiera Rosa, interpretata da una stupenda Rosita Denti. La relazione di Casanova con Gretchen, ancella della cattiva contessa Margarethe, viene dichiarata  come antecedente a quello che qui si sta raccontando. L’inquisitore Pietro Garzoni, impersonato da un mefistofelico Gipeto, diviene il diabolico esecutore delle principali nefandezze, da eminenza grigia che era nel libro. Questo mentre il suo sgherro Zago, personaggio originariamente molto complesso e caratterizzato, passa in secondo piano.

Non mi addentro ulteriormente in questa analisi delle variazioni onde non fornire spoiler a chi ancora non avesse letto il libro o avesse mancato l’occasione di vedere lo spettacolo. Ritorno invece su quello che viene riservato a chi decide di accomodarsi sulla poltroncina rossa, anche se al teatro Europa nel restyling si pochi anni fa le hanno installate color cioccolata.

Ritorno sulla magnificenza che sono le coreografie, curate da Roberto Carrozzino e Martina Nadalini, che conferiscono un magico movimento ai costumi di Desirèe Costanzo realizzati dall’Atelier Stefano Nicolao. Obbligati a rinunciare alla bauta veneziana, maschera poco pratica da indossare in situazioni così dinamiche, hanno risolto in maniera stupefacente il dilemma su come rendere altrimenti il Carnevale Veneziano. Imprescindibile se si voleva localizzare la vicenda, anche se il romanzo non si svolgeva propriamente nel periodo carnascialesco.

Al riguardo un piccolo easter-egg presente in uno di questi indiavolati balli in cui, per aumentare il numero di figure in scena, ciascun ballerino portava a ciascun braccio il cartonato a grandezza naturale di un figurante, anche esso in abiti settecenteschi. In uno di questi cartonati, mosso abilmente come gli altri a simularne la partecipazione alla danza, era raffigurato l’autore del romanzo, Matteo Strukul.

Molto interessante anche l’artificio ideato da Massimo Checchetto per semplificare i numerosi cambi di scena. Il palco recintato da una enorme cornice barocca posta oltre le linee del sipario, pochi elementi da portare e togliere dalla scena e tutti i fondali, a decine, riprodotti in maniera multimediale. A riprova che il musical è uno spettacolo in cui è vitale una precisissima temporizzazione.

Anche l’ultima replica a Bologna si è conclusa con la comparsa sul palco di Red Canzian, produttore del progetto e autore delle musiche, mentre i testi delle canzoni sono di Miki Porru.

Con mio disappunto non si è soffermato a indicare e nominare ad uno ad uno i 21 artisti del cast, fra personaggi e balletto. Del resto non lo faccio neanche io, e mi sono pure permesso di omettere che i protagonisti sono impersonati da Gian Marco Schiaretti, Casanova titolare, e Angelica Cinquantini, Francesca (per tutti gli altri che colpevolmente non nomino rimando al sito casanovaoperapop.it).

Questa volta i saluti finali si sono protratti nel chiamare alla ribalta tutti i collaboratori che avevano contribuito alla realizzazione dello spettacolo, dai tecnici di palco fino in ultimo a confermare quello che già è stato affermato altrove. Cioè che questo Casanova è stato un musical a conduzione famigliare: dall’altra Canzian, Chiara, la figlia di Red, regista delle repliche a Phil Mer, arrangiatore delle musiche, figlio di Benedetta, moglie di Canzian.

Pubblicità
Questa voce è stata pubblicata in Uncategorized. Contrassegna il permalink.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...