Bye Bye San Valentino di Marilù Oliva

o poesia del disamore

A tutte le donne col cuore sciupato/

o  gettato agli squali  in un giorno di pioggia./

A quelle che attendono una telefonata/

e guardano invano ossesse il display./

A quelle che lui ha coperto di peonie,/

mentre all’altra spediva orchidee./

A chi si è aggrappata al residuo di un sogno,/

a chi si è arresa a sagoma od ombra,/

schiacciata sul muro./

A chi è stremata per l’immane fatica/

di sbocciare più bella, più bimba, più magra/

-tanto non basterà, che sadico gioco -,

a chi ha voluto ignorare l’inganno, perché un uomo a metà era meglio che senza,

almeno così credevate.

A chi si è inginocchiata oltremisura,

posposta a un amico, a una madre, a un rigore.

A chi ha coperto i lividi, maniche in giù,

a chi è stata prima zittita, quindi deposta

o – anche una volta sola – chiamata col nome sbagliato.

Ecco, a voi tutte:

se incontrate di nuovo qualcuno che gli assomiglia

ditegli che siete senza vulva o impegnate o lunatiche.

O, al massimo, dategli il numero di cellulare sbagliato.

Marilù Oliva

(Immagine:  Succubus di Thomas Dodd)

14/02/2018

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