“Un alibi di ferro” di Patricia Gibney (Newton Compton)

Recensione di Patrizia Debicke

Una nuova indagine per l’ispettore capo irlandese  Lottie Parker  tradotta  da Laura Miccoli. . Conosciamo da tempo l’ispettore Parker : vivace, sempre pronta, intuitiva e il suo piccolo mondo. Un mondo di provincia, rappresentato dalla cittadina di Ragmullin, in Irlanda dove vive  con la famiglia.
Attaccatissima al lavoro,  nel quale eccelle per preparazione e sesto senso, Lottie Paker è anche una donna che dovuto affrontare tante sofferenze fisiche e morali combattendole  a lungo con le medicine. Suo marito è morto per un tumore fatale quattro anni prima, lasciandola  sola con tre figli da crescere: due femmine Katie  e Chloe e un maschio Ben. La maggiore, Katie,  è madre  di un bimbo Louis,  avuto con il suo fidanzato americano, purtroppo morto ammazzato…  
Lottie è persino riuscita a chiarire e riaggiustare le sofferte incomprensioni  con Rose Fitzpatrick, la madre/matrigna,  che l’ha cresciuta, trovando affetto e caldo rifugio presso di lei  con i figli minori  quando la loro casa era stata distrutta da un incendio , mentre per fortuna  Louis il nipotino e sua madre erano al sicuro,  a New York, ospiti del nonno paterno. Un incendio che aveva spogliato  la loro famiglia di  quanto possedeva, compresi i più cari ricordi della loro vita precedente.
Stavolta in questo sesto capitolo della saga, più o meno un anno dal disastro, vedremo  Lottie e i figli   impegnati  nell’agognato trasferimento  in una nuova casa dove si spera per loro un nuovo inizio e  un futuro da vivere  tutti insieme e ricominciare a  respirare. Lottie che è finalmente riuscita a smettere di bere e  imbottirsi di medicine per lenire le ferite fisiche e morali, sta provando a non bistrattare più  la sua vita privata  e il fluttuante rapporto con Mark Boyd,  suo sergente e partner. Con due bravi ragazzi in crescita e un nipotino figlio della più grande che le riempie la casa, dovrebbe avviarsi  a  raggiungere un minimo di serenità. Sta cominciando ad accettare il lutto della morte del marito,  anche se continua a  negare i sentimenti che prova per un altro  uomo affascinante e innamorato cotto  di lei. E invece, vestendo solo jeans e con ai piedi  delle Hugg scalcagnate, affannata e instancabile, pare che ogni giorno sia impegnata in una nuova  crociata…  Saprà  farsi forza e andare avanti a ogni costo?

(la recensione prosegue a p. 2)

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