Esce oggi I Divini dell’Olimpo di Marilù Oliva
a cura di Donatella Rizzi
“La Grecia antica non è mai stata così moderna: con una narrazione colta e accattivante, ricca di fonti e ricostruzioni, Marilù Oliva apre per noi il tesoro di ricchezze simboliche e interpretative che fanno dell’Olimpo una inesauribile fonte di rivelazioni: su noi stessi, sui nostri comportamenti, sulle relazioni che viviamo e sulle debolezze che possiamo superare”

Questo ci dice la quarta di copertina dell’ultimo attesissimo libro dell’autrice bolognese.
Quello che crediamo di conoscere degli appassionati e litigiosi abitanti dell’Olimpo è solo una piccola parte di ciò che ci riserva la loro storia o meglio: le loro storie, perché ogni mito è ricco di varianti. Attraverso un excursus che lambisce anche la storia dell’arte, conosciamo quattro vere e proprie celebrities.

Il primo è Zeus, padre di tutti gli dèi, nonché di molti figli illegittimi nati dai suoi continui tradimenti e da avventure erotiche letteralmente leggendarie che fanno impazzire la moglie Era. “stupratore seriale” lo definisce l’autrice, perché il dio non si faceva tanti problemi a zompare addosso alle donne che adocchiava o a possederle comunque ricorrendo a qualche stratagemma. Oltre a questo, c’è però la vicenda del bimbo sottratto a un padre terrificante che divorava i suoi figli. E l’annosa questione della conquista del potere. Già: perché Zeus non fu sempre il re degli dei, vi era un “prima” quasi anarchico e lui dovette conquistarsi l’Olimpo con sfolgoranti lotte.
Poi c’è Afrodite, frivola e toccata dalla bellezza, soprattutto quella dei ragazzotti di una certa età.
Li vuole giovani e aitanti, si annoia coi bambini, è una frana in guerra anche se cerca di soccorrere i suoi protetti, Afrodite ci lascia sempre e comunque incantati per via della sua facoltà di incidere sul ciclo della vita, sulla sessualità, sul desiderio e quindi sulla generazione.
Dea antichissima, è sovrapponibile ad altre divinità orientali e addirittura veniva venerata nei bordelli.
Segue l’incontro con Atena, guerriera implacabile ma anche amica sempre pronta alla lotta e non tutti forse conoscete la storia di Pallade…
Diversissime, Afrodite e Atena, tra loro, hanno entrambe con il vizio di intervenire nelle vicende umane, in soccorso ai loro protetti, portando quasi sempre lo scompiglio.
E infine c’è un dio ombroso, a cui spesso non si rende giustizia: Ade dal fascino discreto, sovrano del regno dei defunti ma anche marito fedele e innamorato. Ade è ambivalente, perché anche lui peccò del bruto maschilismo antico e rapì la donna che voleva sposare con la forza, strappandola al mondo dei vivi e a una madre amorevole.
Convive tra demoni, mostri, fiumi infernali, nel buio profondo dell’Oltretomba. Oggi spesso viene rappresentato come il “cattivo” di turno, eppuretutti gli dei lo rispettano e lui ha sempre cercato di non infierire sui defunti, anzi. Talvolta ha chiuso un occhio e ha permesso che venissero infrante le duri leggi della morte, come nel caso di Orfeo ed Euridice.
Attorno a loro si intrecciano le storie della complessa e decisamente disfunzionale «famiglia» olimpica: dalle vicende più note, come il famoso aneddoto della mela di Paride che contrappose tre dee di primo piano, a quelle meno ricordate, come la fanciullezza di Atena in Libia.
Un libro su 4 divinità che nasce dal progetto di 4 podcast per il Corriere della Sera, scritto in maniera ironica e fluida, con un registro che spazia dal piccante al critico, dal serio al faceto, perché il mondo dell’Olimpo era così: imprevedibile, divertente, sorprendente e pieno di fantasia.
Buona lettura!