Sul comodino della Rambaldi
Andrea Cotti, sceneggiatore di molte serie di successo come: L’Ispettore Coliandro, Squadra Antimafia, RIS Roma, ha pubblicato i romanzi: Stupido da cui è stato tratto il film Marpiccolo e Un gioco da ragazze che ha ispirato il film omonimo. I suoi ultimi due libri Il cinese e L’Impero di Mezzo sono editi da Rizzoli.
Carmelo Pecora, ex Ispettore Capo della Polizia Scientifica, ha pubblicato: 9 maggio 78 – Il giorno che assassinarono Aldo Moro e Peppino Impastato, Polvere negli occhi, Strage 2 agosto, Ustica – Confessioni di un angelo caduto, Gli infedeli – storie e domande della Uno bianca, Tre ragazzi in cerca di avventure e sette racconti, Resistere era un dovere – Storie di partigiani e di staffette, Morte a Trecolli, Guida alla scena del crimine di Ian K. Pepper, Che pacchia ragazzi – Storie dis-umane.
“In occasione della messa in onda della prima stagione della serie televisiva Rocco Schiavone, una stupida polemica divampò fra gli aderenti a un sindacato di Polizia. Alcuni appartenenti all’amministrazione si lamentarono perché il Vice Questore Schiavone fumava spinelli in ufficio. La risposta del Vice Capo della Polizia, allora direttore della Direzione Anticrimine, Vittorio Rizzi, fu lapidaria. Giù le mani dalla fantasia degli autori e nessun poliziotto si senta offeso perché un personaggio fittizio non si comporta come vorrebbe il codice deontologico. Magari qualche agente più attento avrebbe dovuto riscontrare che all’interno della narrazione del poliziotto più scorretto d’Italia qualche strafalcione c’era davvero… per esempio indicare la presenza di una questura in un paese, che non essendo capoluogo di provincia può vantare al massimo un commissariato.”
Interroghiamo il sospettato svela finalmente i segreti delle vere indagini di polizia e ci guida dalla scena del crimine all’interrogatorio del pubblico ministero. Nel libro apprendiamo il rapporto tra investigatori e magistrati, il gergo delle forze dell’ordine, approfondiamo un’inchiesta sotto tutti i punti di vista, ma soprattutto impariamo gli errori da evitare in una storia crime.
Il pubblico è stanco di sciocchezze, errori e passaggi improbabili e anche se perdona qualche eccezione come al simpatico ispettore Coliandro, che conserva comunque aderenza alla realtà nei colleghi e superiori, per ottenere autenticità nei giallo-noir occorre documentarsi. Ormai i lettori, sempre più attenti, si accorgono subito quando in delitti e investigazioni manca verosimiglianza.
E nelle storie gli errori da evitare sono davvero tanti.
(la recensione prosegue a p. 2)