Al funerale di mio padre eravamo solo in quattro. E prima del funerale non si poteva nemmeno andare a trovare i familiari in ospedale.
Se ripenso a questi ultimi due anni mi tornano in mente solo pessimi ricordi.
Ma saranno solo ricordi?
Ed è per non dimenticare che l’Associazione FulmineaMente di Foligno, che si occupa di diffondere lettura e passione per la scrittura tra i giovani, ha indetto il concorso Sotto il segno del Covid nelle scuole raccogliendo i loro pensieri in un libro.
Centouno storie divise per tematiche che parlano di vita, amore, scuola, famiglia e amicizia in tempi di pandemia. Racconti che descrivono difficoltà e solitudine in cui si sono trovati studenti e insegnanti con la DAD. Una didattica affrontata per la prima volta.
Il Covid 19 ha modificato abitudini e stili di vita di tutti e colpiscono le riflessioni dei ragazzi e il desiderio di superare al più presto questo periodo. Un libro che fotografa mesi di paure e difficoltà in una scuola fatta di schermi e tasti di computer.
Un primo giorno di scuola vissuto coi compagni conosciuti al pc, le feste di compleanno via video, la sveglia che suona per andare davanti allo schermo, la soglia dell’attenzione che crolla, nessun autobus da prendere, vestirsi, prepararsi e truccarsi per cosa?
Due anni da dimenticare. La scuola era l’ultimo briciolo di normalità che ci restava.
Una matrioska di pandemia, morte, solitudine e silenzio, quando programmare il futuro sembra impossibile. Ma ci sarà un lieto fine? Andrà tutto bene?
Il 21 Febbraio 2020 ha segnato un grande cambiamento per tutti ed è interessante leggerlo in questi racconti.
Un libro che dà voce ai ragazzi
Paola Rambaldi