Sul comodino della Rambaldi
Una raccolta di 101 racconti sul Covid 19 nata da un concorso per adolescenti del 2021. Curata da Ivana Donati, Presidente dell’associazione FulmineaMente, e con introduzioni delle giornaliste: Ritanna Armeni e Adriana Pannitteri.
“Nel principio del cammin di nostra vita mi ritrovai in una pandemia oscura. Giorni lieti e leggiadri accompagnavano la mia crescita. L’entusiasmo vivo del mio primo anno di scuola superiore, la prima gita scolastica invernale sulla neve, le scampagnate nel fine settimana. La vita scorreva felice naturale. Nessuno avrebbe mai immaginato il mostro che era in agguato. I principali telegiornali parlavano del virus che si stava diffondendo in Cina, ma noi, come sempre, credevamo fosse un problema non nostro, un problema degli altri. Impossibile l’arrivo in Italia nel nostro Bel Paese, nella patria del benessere. Invece no. L’onda d’urto ci ha investito con tutta la sua forza. Caro Covid 19, fermati e sparisci per sempre!”
Ai primi di febbraio 2020, su social e telegiornali, si parla solo della fuga di Bugo dal palco di Sanremo, dopo che Morgan gli ha modificato la canzone Sincero. Si ride di gusto per questa e altre stupidaggini e siamo ancora spensierati. Certo tra le notizie di minor conto in TV c’è anche quella di un virus cinese a cui nessuno dà peso, perché è un problema che non ci riguarda. Ma se fino ai primi del 2020 abbiamo vissuto nell’idea che il meglio debba ancora venire e che le cose, andando avanti, non possano che migliorare, ci sbagliamo di grosso. Le cose da un certo punto in poi precipitano e il benessere, che davamo per assodato, viene improvvisamente a mancare.
Di tante cose che immaginavo, nelle mie pessimistiche previsioni sul futuro, avevo messo in conto perfino una terza guerra mondiale, ma una pandemia con mascherine obbligatorie e relativa prigionia in casa non mi sarebbe mai venuta in mente. Così come non avrei mai immaginato: i cartelli con Andrà tutto bene, le canzoni dai balconi, i bisogni dei cani come unica scusa per uscire (in questi casi se hai solo dei gatti sei finito), le uscite con autocertificazione per spesa e farmacia, cinema, teatri e ristoranti chiusi.
Vietato uscire!
(la recensione prosegue a p.2)