Recensione di Raffaella Tamba
Viaggi straordinari nei segreti dell’arte è il sottotitolo di una originale serie di gialli per ragazzi ideata dalla casa editrice Emons che ha affidato ad un team di autori già affermati, Pierdomenico Baccalario, Manlio Castagna, Daniele Nicastro e Davide Morosinotto, la scrittura di episodi indipendenti ma con alcuni elementi fissi che ne costituiscono una sorta di fil rouge verticale: i protagonisti, Lorenzo, Nina e Jamal, tre amici diversi ma proprio per questo capaci di stare insieme e completarsi; un essere misterioso di nome Mercurio che prende le sembianze di un merlo per manifestarsi ai ragazzi e, con un potere arcano, portarli nel passato dove li aspettano misteri che coinvolgono grandi artisti; e, infine, un elemento molto originale che riguarda la struttura del libro, quello della commistione fra classico libro cartaceo e audio-libro: la serie de I misteri di Mercurio si caratterizza per dei QRCode distribuiti nel testo, il primo dei quali contiene l’intero libro, mentre gli altri contengono degli excursus, dei “pop-up audio” come li ha definiti Carla Fiorentino, direttrice editoriale di Emons.
Lorenzo è quello, almeno apparentemente più sicuro di sè. Mentre Jamal è, sempre apparentemente, il più insicuro. Strano come invece, nel profondo, le cose siano capovolte. Jamal manifesta timidezza per il sentimento che lo lega a Nina e nasconde la propria impreparazione a manifestarlo nell’attribuzione al compagno di una determinazione che in realtà non possiede affatto. Lorenzo, più prestante fisicamente, più duro di Jamal, sta vivendo un periodo di dubbio e scoramento. Ama uno sport particolare, il parkour, che gli consente di esprimere in velocità, leggerezza e scatto, quel bisogno di rivelarsi, di mostrare la propria personalità fragile e insicura come quella di tutti, che neppure lui, come Jamal, è pronto, maturo, per esternare.
(la recensione prosegue a p.2)