
di Massimo Ricciuti
Titolo: Falsa testimonianza
Autore: Karin Slaughter
Traduzione: Anna Ricci
Editore: HarperCollins
Anno: 2021
Leigh Collier vive ad Atlanta, dove esercita la professione di avvocato in un grande studio legale. Il suo mondo è rappresentato dalla figlia Maddy, che ha appena compiuto sedici anni e dal marito Walter, da cui si appresta a divorziare. Un’esistenza apparentemente tranquilla, come tante altre. Il passato, però, non fa sconti e si ripresenta alla porta di Leigh quando le viene affidato l’incarico di difendere un giovane e ricco uomo, accusato di svariate violenze sessuali. La donna si trova così catapultata indietro nel tempo di ben ventitré anni, quando da diciassettenne tutta la sua vita era cambiata nel corso di un’interminabile e drammatica notte. Colui che dovrà rappresentare in tribunale si chiama, ora, Andrew, ma un tempo era solo un bambino di nome Trevor e sembra conoscere tutto di quella notte. Com’è possibile? E perché ha voluto proprio lei a difenderlo?
Falsa testimonianza è il ventunesimo romanzo di Karin Slaughter, autrice prolifica nota soprattutto per la serie di Grant County e per quella dedicata al personaggio di Will Trent. Qui le protagoniste sono due donne, due sorelle, Leigh e Callie, la cui vita è stata, a dir poco, travagliata. Cresciute da Phil, madre snaturata e menefreghista che non è cambiata con il tempo, le due hanno dovuto ben presto imparare a cavarsela da sole.
(la recensione prosegue a p.2)