Sul comodino della Rambaldi
Chiara Alaia – Bologna – Laureata in Scienze della Comunicazione, lavora nell’ambito della moda ed è appassionata di letteratura e musica. Ha pubblicato il romanzo: Dove la terra finisce e il mare comincia e molti racconti in antologie.
“Buongiorno sono Russo…”
Gli rispose una voce femminile nasale e sgraziata: “No, grazie. Non compriamo niente.” Riagganciò.
Nico suonò di nuovo perplesso.
“Sì?”
“Forse c’è stato un equivoco, signora. Sono l’ispettore Nico Russo. Il nuovo inquilino del Ragionier Tortora.”
“Ah, è lei! Perché non l’ha detto subito? Ora le do il tiro.”
“Mi dà che?” L’apertura del portone scattò con un ronzio. Il tiro.”
È quasi Natale. L’ispettore capo Nico Russo ha trovato Rosa a letto col suo migliore amico e le ha sfondato il parabrezza della Peugeot con una mazza da baseball. Era tornato presto per farle una sorpresa, ma la sorpresa gliel’ha fatta prima lei. E ora ascolta jazz nell’inutile tentativo di addormentarsi. L’amico l’ha colpito con un potente pugno allo zigomo. E quello a pugni se l’è sempre cavata meglio di lui.
Nico è appena stato chiamato a Bologna per indagare sulla misteriosa morte del noto jazzista Carlo Minguzzi, trovato strangolato al Mood Indigo. Il Mood Indigo sul finire degli anni ‘70 è stato un locale di grido e nel tempo è rimasto uno dei ritrovi della controcultura bolognese in piena zona universitaria. Ma a dirla tutta del locale dei bei tempi è rimasto solo l’arredamento.
(la recensione prosegue a p.2)