
#grandangolo di Marco Valenti
Un ex poliziotto tormentato dai sensi di colpa. Un vecchio commissario disilluso in cerca di riscatto. Un ispettore manesco che ha un appuntamento con la morte. Tre uomini disposti a tutto pur di sconfiggere il Male. Anche a vendergli l’anima. Questa in estrema sintesi la storia che sta alla base di “La pazienza del Diavolo” di Roberto Cimpanelli, produttore cinematografico (oltre che distributore e regista) prestato alla narrativa.
Roma è scossa da una serie di delitti efferati che riportano indietro il tempo dei tre protagonisti. Le vittime sono tutte legate a casi su cui hanno indagato, ma che erano riusciti in un modo o nell’altro a farla franca. Ma non finisce qui. Man mano che la matassa viene dipanata emerge un altro legame tra il Male e la loro storia recente. Una vicenda che ha determinato l’allontanamento di Ermanno dalla Polizia sconvolgendo le vite di tutti che credevano ormai morta e sepolta. Il Male è ancora là fuori e li attende. È il momento di affrontarlo, congiuntamente. Anche al costo di scendere al suo livello. “Le male cose vengono dall”inferno e lì bisogna ricacciarle”.