Sul comodino della Rambaldi: “L’ultima estate” di Andrée A. Michaud (Marsilio)

Risultati immagini per “L’ultima estate” di Andrée A. MichaudAndrée A. Michaud – Québec – Dopo aver studiato filosofia, lingue e cinema si è dedicata con successo alla scrittura. Lo stile inconfondibile che caratterizza i suoi gialli le è valso due volte il Gouverneur Général, il più importante premio canadese ed è stata la prima donna a vincere il Prix Quais du Polar proprio con L’ultima estate.

Capita raramente di trovare una storia che mi conquisti tanto, ma qui qualità e sapienza nel raccontare saltano all’occhio. La storia è avvincente e il finale, motivato e plausibile, non si perde in incongruenze ed inutili effetti speciali. L’unico effetto speciale è la bella scrittura di Andrée A. Michaud. Davvero una bella sorpresa.

Bondrée – estate 1967 – un lago, una montagna e una fitta boscaglia. Un paradiso popolato di baite e un camping affollato di turisti. Sissy e Zaza sono due diciassettenni inseparabili belle e provocanti, una bionda e l’altra rossa che odorano di pesca e mughetto. Una dodicenne, che sembra un maschiaccio, le insegue inutilmente nella speranza di diventare loro amica ma non viene mai presa in considerazione.

I bambini erano a letto da un pezzo quando Zaza Mulligan, venerdì 21 luglio, aveva imboccato il vialetto che conduceva alla baita dei suoi genitori canticchiando… aveva bevuto troppo, ma se ne infischiava. Le piaceva vedere gli oggetti danzare con lei e gli alberi ondeggiare nel buio.”

Mentre Zaza si avvia alla baita avverte uno scricchiolio alle spalle e un ombra scura le taglia la strada. Verrà trovata dopo due giorni con una gamba troncata da una tagliola per orsi. Nessuno si è preoccupato della sua sparizione, tranne Sissy Morgan. Zaza non se ne sarebbe mai andata senza avvertita e Sissy sentiva che doveva esserle successo qualcosa di brutto. Di lì a poco anche lei verrà trovata morta in circostanze misteriose.

Erano le principesse di Boundary odiate dalle donne.

La lolita rossa e la lolita bionda che facevano sbavare gli uomini.

Nessuno dunque si era sorpreso nell’apprendere cos’era successo loro. Quelle ragazzine se l’erano cercata: ecco ciò che la maggior parte della gente non poteva fare a meno di pensare.”

Le indagini vengono seguite dall’ispettore capo Stan Michaud, dal vice Jim Cusack accompagnati dall’interprete Brian Larue e sarà la bambina a metterli sulla giusta pista.

Ai miei occhi Sissy e Zaza erano delle potenziali Denise Lachapelle che avrebbero fatto girare la testa ai ragazzi e il sabato sera si sarebbero truccate. Secondo la maggior parte della gente, però, erano soltanto bambine capricciose, dissolute, ragazzine viziate cui nulla era proibito, che andavano dove le portava il vento, assecondandosi a vicenda e che avrebbero finito con lo spezzarsi.”

L’indagine non sarà facile e porterà il lettore ad appassionarsi fino alla fine.

Diventare una ragazza non mi interessava più… Volevo alberi su cui arrampicarmi, volevo scarpe infangate, che corrono cento volte più veloci delle scarpe nuove e dei sandali da ragazza, e soprattutto non volevo sentire che tutto ciò che fino a quel momento mi aveva spinta giù dal letto ogni mattina avrebbe finito per entrarmi da un orecchio per uscirmi dall’altro, mentre la vita sarebbe continuata senza di me. Mi faceva troppo male pensare che la vecchiaia pialla i mattini e lascia trucioli di legno di fronte alla tua porta.”

E anche stavolta Marsilio Farfalle non delude.

Paola Rambaldi

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