Cristina Orlandi ha pubblicato decine di racconti in varie antologie come Nessuna Più, Donne che fecero l’impresa, Bologna meravigliosa, Brividi a cena in Appennino, Brividi a cena in Valmarecchia e Brividi a cena in territorio Pratese. Ha curato l’antologia Bolognesi per sempre ed è responsabile editoriale della collana R come Romance delle Edizioni del Loggione.
Ci sono storie di soprusi che ti fanno indignare e Cristina in questo libro ne racconta ben due. Due storie talmente insopportabili ed eccessive che ti domandi come siano potute accadere.
Serena, è distrutta dalla notte trascorsa in bianco. Non ha potuto dormire perché Domenico l’ha torturata, impedendole di dormire e vietandole di sdraiarsi nel letto o sul pavimento, costringendola a passare la notte su una sedia in cucina senza nemmeno potersi appoggiare al tavolo.
“Tu sei mia e di nessun altro! Se mi lasci ti ammazzo!”
Come ha potuto amarlo e farci un figlio? A intervalli regolari lui controlla che non trasgredisca. Se la vede appisolarsi sono botte. Ma Serena ha appena deciso di lasciarlo. Ha trovato il numero de La casa delle donne sull’elenco telefonico e ha preparato di nascosto la valigia per lei e per suo figlio Leonardo. Il pensiero di quel salto nel buio la terrorizza anziché darle conforto, ma la terrorizza ancor di più l’idea che lui possa ritrovarla per fargliela pagare cara.
Non vedeva l’ora di compiere 18 anni per abbandonare un padre autoritario in favore di una famiglia tutta sua, e questo è il risultato. Ha conosciuto Domenico al mare ed è subito scoppiato il grande amore che l’ha fatta sentire una regina. Ma nel tempo le cose sono cambiate e sono cominciate le botte.
La campanella segna la fine delle lezioni per la quarta del Copernico. Leonardo è nuovo, viene da un altro liceo, è attratto da Elisa ma teme in un rifiuto. Fuori dalla scuola lei si vede con Salvo, un rissoso ripetente che vive di furti e spaccio. Un giorno Salvo le propone di andare con un suo amico per estinguere un vecchio debito. Se lei non accetta per lui saranno guai e si aspetta di essere aiutato. Dopo quella prima volta costringerà Elisa a prostituirsi e ad assumere sostanze e filmerà gli incontri per poterla ricattare.
La salvezza per Elisa arriverà dall’incontro con Leonardo che, con l’aiuto di sua madre Serena, si rivolgerà alla Casa delle donne …
La Casa delle donne nasce a Bologna nel 1990, in risposta al dilagare in città di stupri contro ragazze minorenni. È in questo clima che nasce il progetto della Casa delle donne, tra le prime in Italia a fronteggiare il problema della violenza offrendo un servizio di consulenza e un luogo sicuro in cui stare. Grazie al sostegno delle istituzioni locali e di privati, la Casa delle donne è diventata negli anni una realtà di aiuto sempre più grande ed efficace e un punto di riferimento nel panorama italiano e internazionale.
Dal 1990 a oggi, più di undicimila donne hanno trovato rifugio al centro antiviolenza. In media, vengono accolte circa settecento donne ogni anno.
Serena, esiste, è una ragazza forte, consapevole del fatto che quanto le è successo sarebbe potuto accadere a chiunque di noi. Oggi conduce una vita normale. Ha un lavoro, una casa, un’indipendenza e un figlio che la aiuta e la sostiene. Serena vuole solo diffondere la sua storia.
“Se raccontare la mia storia potrà servire a salvare una donna da una situazione simile a quella in cui mi trovavo io, allora sarò felice. Mi basterebbe che la condivisione della mia storia ponesse fine a una situazione di violenza. E se io ce l’ho fatta, anche tu puoi farcela”.
Che l’esempio di Serena sia con voi!
PaolaRambaldi
Il romanzo sarà presentato a Bologna il 6/3 alle 18, presso la Libreria Coop