Recensione di Romano De Marco
Torna in libreria lo scrittore napoletano, trapiantato in toscana, Antonio Fusco, con una nuova avventura del commissario Tommaso Casabona. Questo libro segue di alcuni mesi il volume edito da Giunti, che ne raccoglieva la prima fortunata trilogia.
L’autore, per chi non lo sapesse, è Vice Questore della Polizia di stato e capo ella Squadra Mobile di Pistoia (città che nei suoi romanzi, per motivi di opportunità, viene ribattezzata Valdenza).
Stavolta il poliziotto (quello nel romanzo) è deciso a dare una svolta decisa alla sua vita, anteponendo finalmente i problemi famigliari alla dedizione al lavoro. Abitudine che, per molti anni, lo ha portato a trascurare sua moglie, ora ricoverata in attesa di subire un delicato intervento chirurgico. Ma la scomparsa di una bambina di tre anni lo costringerà a tornare sui suoi passi, spronato anche dalla sua stessa compagna di vita. È a questo punto che la vicenda privata e quella professionale di Casabona inizieranno a scorrere su binari paralleli, difficili da gestire in contemporanea. E difficile si rivelerà anche l’indagine che, dopo una possibile rapida soluzione, vedrà rimescolarsi tutte le carte in tavola, in seguito all’apparente suicidio di colui che pareva essere il maggiore indiziato. Casabona dovrà ricorrere a tutta la sua abilità di investigatore e alla sua spiccata umanità, per infrangere il muro di omertà e di false piste che gli si pareranno davanti. Un intricato groviglio di verità non rivelate delle quali nemmeno la stessa madre di Martina Bonelli, la bambina scomparsa, sembra essere all’oscuro.
Fusco dirige il gioco con la consueta maestria relativa agli aspetti procedurali delle indagini (e c’è da aspettarselo, data la sua professione…) ma anche con una spiccata attenzione alla costruzione di personaggi tridimensionali, umani, con i quali i lettori non faticheranno ad instaurare un rapporto di grande empatia. Tutto questo, dall’alto di una scrittura di qualità, sicura di sé ed estremamente funzionale al ritmo della storia narrata. Un romanzo dove la tensione narrativa e l’introspezione psicologica si fondono dando forma a un risultato finale godibilissimo e convincente.
Un personaggio, quello di Tommaso Casabona, che sembra voler emergere dalla pagina scritta e che lascia il segno nella testa e nel cuore dei suoi lettori. E visto che siamo in un periodo particolarmente felice per le fiction televisive ispirate ai romanzi seriali… hai visto mai?
D’accordo