Recensione di Paola Rambaldi
Così lontani e così vicini.
Un padre, un figlio e una nipote che sognano da troppo tempo di riabbracciarsi vengono a trovarsi per pochi giorni nello stesso paese senza saperlo.
Il quotidiano locale La voz de la Provincia dà l’annuncio della morte dell’elefantessa Zara dopo 86 anni di onorata carriera al circo Tivoli e dell’illustre ingegnere ottantaseienne J. I deceduto presso la residenza geriatrica Hotel Paradiso da lui stesso realizzata, dove gli veniva impedito di uscire e dove non avrebbe mai pensato di trascorrere i suoi ultimi giorni.
È stato proprio J.I. a regalare quell’elefante alla bella Clara, la trapezista del Tivoli da cui in gioventù ha avuto un figlio che non ha mai frequentato. Quel figlio ha sempre sperato di rivederlo ma lui si è occupato solo di se stesso e degli altri figli avuti in seguito da una moglie che non ha mai amato.
Figli che alle prime avvisaglie di alzheimer non hanno esitato a rinchiuderlo in ospizio.
Tre esistenze descritte nel particolare dall’autore che si sofferma soprattutto sulla vita circense di uomini e animali e sulla vecchiaia quando ormai la morte incombe.
Leggendo apprendi che a Bussolengo in provincia di Verona (base stanziale dei circhi in inverno) esiste il più importante cimitero di circensi d’Europa. Più di 150 artisti sepolti con tanto di statue di animali e pagliacci. Un cimitero per giocolieri, clown, acrobati, illusionisti e domatori appartenenti alle più note famiglie circensi, come Leonida Casartelli domatore di leoni e fondatore del circo Medrano, i fratelli Caroli famosi cavallerizzi con la tomba a forma di ferro di cavallo, Wally Togni, erede di una delle più famose famiglie circensi italiane e i Larible, i clown più applauditi del mondo. Perché abbiano scelto Bussolengo come ultima casa non si sa, forse perché molti di loro sono partiti dall’Accademia del circo di Verona e a volte i cerchi e i circhi si aprono e si chiudono da dove sono partiti come succede in questo romanzo.
Buona lettura a voi!
Rubrica: Sul comodino della Rambaldi
interessante molto