Titolo: Bumerang!
Autore: Aniello Troiano
Editore: Homo Scrivens
Euro: 12,00
Anno: 2015
Sono sei i protagonisti di questo romanzo, che si potrebbe definire corale: sei ragazzi di paese, tre da una parte e tre dall’altra, le cui storie non sembrano doversi incrociare. Ciascuno di loro ha un soprannome, a partire da Peppe, appassionato di film di gangster e detto perciò Montana, come il personaggio di Scarface. Insoddisfatto della sua attività di piccolo spacciatore, Peppe decide di alzare il tiro, coinvolgendo gli amici Tonino e Sergio. Nel frattempo l’altra gang locale, guidata da Giggino ‘a Faina, mette in atto un piano di ben altra natura. Il destino, sotto le forme di una bella fanciulla, ci mette lo zampino e i due gruppi verranno pericolosamente a contatto.
Noir con sprazzi di grande ironia, Bumerang! conquista il lettore innanzitutto grazie ai dialoghi fulminanti. Altro punto forte è la descrizione della vita di paese, di un paese di provincia per il quale i giovani provano un duplice sentimento: da un lato l’attaccamento alla propria terra, dall’altro la consapevolezza che lì non avranno mai un futuro. Esemplificative in tal senso sono le pagine dedicate ai frequentatori abituali del bar locale. I personaggi sono tutti ben caratterizzati, ognuno con il proprio sogno in testa da realizzare. Pur essendo un noir, vi sono scene al limite della comicità che non possono non strappare sorrisi o vere e proprie risate. Un ultimo consiglio: leggete sino in fondo i ringraziamenti, quasi un romanzo nel romanzo.
Il punto massimo:
Peppe si avviò verso il luogo dell’appuntamento con la camminata tipica del vero guappo di paese: pacco e panzetta alcolica spinti in avanti, gambe un po’ allargate, aria spavalda da “Ce l’hai con me? Peggio per te”. La ciliegina sulla torta, poi, era costituita dal fatto che il nostro eroe si sentiva davvero un grand’uomo a camminare in quel modo. Era come se riuscisse a vedersi dall’esterno, al rallentatore, con in sottofondo la colonna sonora della scena iniziale de Le iene di Tarantino, quando il gruppo di rapinatori in vestito nero esce dal ristorante, con l’aria di chi si sente padrone del mondo.
Recensione di Massimo Ricciuti
bacio