ATTIVITA’: scrittore/ web master
SEGNI PARTICOLARI: Somiglianza impressionante con Mister Noir, il suo eroe seriale
LO TROVATE SU:
Caro Sergio, è da un po’ che non ci sentiamo… so però che ci sono diverse novità: ci aggiorni sulla tua scrittura?
Certo, è sempre un piacere conversare con te!… Innanzitutto, contrariamente a quanto ti avevo detto, purtroppo la rivista Brivido non è venuta alla luce, e quindi neanche la mia rubrica dedicata ai film thriller che affrontano il tema della disabilità; ma comunque è stato un periodo proficuo, ricco di iniziative e soddisfazioni. Ho partecipato a diverse antologie, tra cui 365 Racconti Horror per un anno, curata da Franco Forte per la Delos Books, e Il fumo uccide, a cura di Riccardo Parigi e Massimo Sozzi (Edizioni Effigi, 2012), appena uscita in libreria. Poi, sperando di fare cosa gradita a chi mi considera un esempio da seguire e a chi da anni mi chiede di scrivere un romanzo sulla mia vita, ho cominciato a pubblicare – sul mio blog e in Facebook – articoli e racconti riguardanti la mia vita personale, riunendoli sotto il titolo MyLife; un progetto, a cadenza mensile, che aiuterà a comprendermi meglio sia come persona sia come scrittore, e che si inserisce perfettamente nell’appuntamento annuale del 9 Aprile dedicato a Solo! e a tutto quello che è avvenuto dopo quella fatidica Domenica 9 Aprile 2006 al Parco di Monza!…
Ma le due più grandi soddisfazioni le ho avute l’anno scorso, nel 2011, “dal vivo”, mediante due lunghi incontri di cui sono stato protagonista: quello di Mercoledì 30 Marzo, con gli alunni della classe 2a A/SPP dell’Istituto Leone Dehon di Monza – che porterò sempre nel mio cuore, e che spero un giorno di poter incontrare di nuovo -, ai quali ho raccontato come io, nonostante tutte le mie difficoltà motorie, sia riuscito ad affermarmi come scrittore, spronandoli a credere in se stessi e a non mollare mai; e quello di Sabato 20 Agosto, nella Sala Consiliare del Comune di Celle Ligure (SV), dove ho partecipato alla 9^ Mostra Internazionale del Cinema Indipendente, coronando un mio sogno. E il successo che ho avuto durante questo mio ultimo incontro, dedicato principalmente a Mister Noir, per il quale ho scritto un’avventura appositamente ambientata a Celle Ligure durante i giorni della Mostra, mi ha indotto a creare una Pagina Facebook dedicata al mio eroe seriale, visitabile da chiunque – http://www.facebook.com/MisterNoir -, in cui si possono trovare anche i video di quest’incontro, intitolato I Misteri di Mister Noir, di cui ne ha parlato anche La Stampa di Savona. Attualmente, sono in attesa che venga pubblicato un mio racconto sul Giallo Mondadori, e mi sto cimentando nella stesura d’un romanzo con protagonista Mister Noir!… Infine, ho intenzione di scrivere una spy-story avventurosa con una nuova eroina, Monica Wolf, che spero possa diventare la protagonista di una nuova serie per Segretissimo.
È vero che a breve uscirà un’antologia co-curata da te?
Sì, è vero. Si tratta di Capacità Nascoste – La prima antologia diversamente thriller, ovvero la prima antologia italiana di racconti thriller con protagonisti diversamente abili, che ho curato con Elio Marracci per le edizioni No Reply; un’idea scaturita dallo stesso Marracci dopo aver letto Solo!. Un’antologia a cui hanno partecipato 26 autori – tra cui Andrea G. Pinketts, Claudia Salvatori, Luca Crovi, Andrea Carlo Cappi, Patrizia Debicke van der Noot, Giuseppe Lippi, Sergio Paoli, Angelo Marenzana, Mario Spezi, Franco Bomprezzi, e persino tu -, che hanno affrontato diverse tipologie di disabilità attraverso storie che spaziano dal mystery all’urban legend, dal fantastico all’umoristico, dall’action al realistico-sentimentale, dallo spionistico al bellico, in cui non mancano le ispirazioni a fatti reali e le contaminazioni tra diversi generi; ma comunque sempre, rigorosamente, sotto l’egida del “thriller”. Un’ardua impresa a cui, per spirito di solidarietà verso gli autori, ho voluto cimentarmi anch’io, scrivendo un’apposita avventura di Mister Noir in cui ho seguito le medesime indicazioni che io ed Elio avevamo dato agli autori; un racconto che, oltretutto, apre la strada ad un diretto seguito, con un nuovo personaggio femminile, Monica Wolf, che fa la sua prima apparizione proprio in questo racconto!… Insomma, questa antologia si preannuncia come una grande scommessa, sotto molti aspetti; una scommessa in cui hanno creduto molti autori, compresi quelli che non abbiamo selezionato, e diverse Case editrici, che avrebbero voluto pubblicarla!… Ora non ci resta che convincere le librerie! Ma io, come sempre, sono ottmista!!!!!!!!!!!!
Se non fossi diventato quello che sei, che lavoro avresti fatto?
Io mi sono diplomato con 50/60 in Analisi Contabile, ma, in realtà, io SONO uno scrittore: fa proprio parte del mio DNA. Se non mi fossi affermato come autore ora, mi sarei affermato più avanti; ma comunque avrei continuato a scrivere.
In che rapporti sei con la tua creatura letteraria, Mr Noir?
Ottimi. Le idee non mi mancano, e le sue gesta conquistano il pubblico in modo trasversale: piace sia agli appassionati di thriller sia a chi si occupa del mondo dell’handicap!… I problemi nascono quando certi fan mi scambiano per lui, ficcandomi nei guai; come mi confessò “Carletto”, l’educatore volpone che mi abbandonò al Parco di Monza: conservo ancora una copia cartacea di quella sua allucinante confessione. Quindi con Mr. Noir i rapporti sono idilliaci, e ho grandi e diversificati progetti per lui, tra cui la sua eterna lotta contro la Spada di Damocle – la famigerata organizzazione criminale che vuole dominare il mondo attraverso il controllo delle nostre menti -, in cui fantasia e realtà si fonderanno e si confonderanno tra loro. Ma mi auguro di cuore che nessuno mi scambi mai più per lui!
Mister Noir è affetto da tetraparesi spastica, quindi non può camminare da solo e fatica a muoversi e parlare, ma è consapevole delle proprie capacità, sia fisiche che mentali. Come accoglie il lettore il protagonista diversamente abile?
Molto bene. Tutti gli eroi partono da una situazione di svantaggio, e in Mr. Noir questo svantaggio è già congenito nella sua condizione fisica; ma ciò non gli impedisce di aiutare gli altri, svolgendo una professione che lo mette sempre in grossi guai. E’ pieno di risorse, molto sicuro di sé, e ironizza sempre su tutto. E il fatto che siti decisamente diversi tra loro, come Thriller Magazine e Persone con disabilità, abbiano voluto celebrarlo concedendogli molto spazio, dimostra che Mister Noir abbraccia una vasta area di pubblico.
Tre buoni motivi per leggere le avventure di Mr Noir
Primo: Lo scopo principale delle avventure di Mister Noir è quello di far ridere, riproducendo lo stile brioso del telefilm Agente speciale, che vedevo quand’ero bambino e a cui mi sono ispirato, e dei noti film con Bud Spencer & Terence Hill. Secondo: Contrariamente a quanto accade di solito in un prodotto seriale, ogni avventura è improntata su una tipologia di thriller differente, rendendo la serie assolutamente atipica. Terzo: La presenza fissa di certi elementi, personaggi, e situazioni, che ne costituiscono la struttura principale garantendo una serie di simpatiche certezze al pubblico di aficionados che le segue sempre.
Quest’anno la LEDHA ha ripubblicato tutte le avventure di Mister Noir sul suo sito divulgativo Persone con disabilità. Ma, prima di mettere i relativi link, compreso quello del lungo dossier che ho scritto per Thriller Magazine per celebrare i primi cinque anni di vita del mio alter ego, voglio ringraziare tutti coloro che hanno ospitato un’avventura di Mr. Noir sui loro rispettivi siti, ovvero: Tecla Dozio, Bruno Zaffoni, Graziano Braschi & Mauro Smocovich, Silvia Gelmini, Massimo Maugeri, e Giovanni Merlo & Elisa Paganin. E, ovviamente, Andrea Carlo Cappi, che mi ha dato l’opportunità di creare questo personaggio per la gloriosa e compianta M-Rivista del mistero.
Ci dai qualche link?
SPECIALE MISTER NOIR (a cura di Graziano Braschi & Mauro Smocovich) – http://www.thrillermagazine.it/notizie/8902/
MISTER NOIR E IL MISTERO DEL SUO SUCCESSO (lungo dossier) – http://www.thrillermagazine.it/rubriche/8901/
CHI E’ Mr. NOIR? (breve presentazione) – http://www.personecondisabilita.it/page.asp?menu1=3&menu2=2&menu3=&menu4=¬izia=1980&page=4
LA VENDETTA DELL’UOMO CHE NON ERA MAI NATO (racconto) – http://www.personecondisabilita.it/page.asp?menu1=3&menu2=2&menu3=&menu4=¬izia=1992&page=4
CACCIA ALLA CACCIATRICE (racconto) – http://www.personecondisabilita.it/page.asp?menu1=3&menu2=2&menu3=&menu4=¬izia=2012&page=4
MORS RIDENS (racconto) – http://www.personecondisabilita.it/page.asp?menu1=3&menu2=2&menu3=&menu4=¬izia=2027&page=3
INSEGUIMENTO A RUOTA (short-story “fuori serie”) – http://www.personecondisabilita.it/page.asp?menu1=3&menu2=2&menu3=&menu4=¬izia=2046&page=3
MISTER NOIR E… LA SPADA DI DAMOCLE (breve introduzione) – http://www.personecondisabilita.it/page.asp?menu1=3&menu2=2&menu3=&menu4=¬izia=2197&page=3
L’ALLUCINANTE CASO DEL DELITTO INDOTTO (racconto) – http://www.personecondisabilita.it/page.asp?menu1=3&menu2=2&menu3=&menu4=¬izia=2243&page=3
FESTIVAL O MORTE (racconto) – http://www.personecondisabilita.it/page.asp?menu1=3&menu2=2&menu3=&menu4=¬izia=2266&page=2
Sei un thrillerista. Che differenza c’è tra giallo, thriller e noir?
Il giallo si occupa più dell’indagine poliziesca, il noir tende a scavare nell’animo del Male e a svelarne le cause e il lato “umano”, mentre il thriller si occupa prevalentemente di tenere il pubblico in tensione. Le mie storie si basano soprattutto sulla suspense e sulla sorpresa, comprese quelle con protagonista Mister Noir, quindi io mi definisco un “thrillerista”.
Hai scritto molti racconti. Come ti trovi nella dimensione del racconto?
Io ho una mente da sceneggiatore, quindi descrivo esattamente ciò che mi raffiguro, come faceva Emilio Salgari nei suoi romanzi d’avventura, concentrandomi soprattutto sull’azione. Questo mi permette di scrivere storie abbastanza intricate utilizzando un numero relativamente ridotto di pagine, oppure di trasformare concetti a me cari in short-story fulminanti, convinto che la psicologia dei personaggi scaturisca dai loro pensieri e dalle loro azioni. Alcuni miei accaniti fan vorrebbero che scrivessi un romanzo, ed è un progetto che ho già messo in cantiere, che realizzerò, ma la forma del racconto mi è proprio congeniale.
Qual è il grande piacere del tuo lavoro di scrittore?
Riuscire a divertire ed emozionare il pubblico, facendolo magari riflettere su un determinato fatto o su un concetto a te caro. Quando capisci che ciò che fai interessa anche a persone che non conosci, provi una gioia incontenibile… che ti sprona a continuare!
Quali sono, invece –se ci sono-, i momenti di sconforto?
Quando mi viene un’idea fulminante, che considero meravigliosa, e poi mi accorgo che la sua realizzazione è molto più complessa del previsto (però non demordo, e alla fine la realizzo esattamente come l’avevo pensata)!… E poi quando qualcuno, di buon cuore, che vorrebbe aiutarti ma che non si rende ben conto che ormai sei uno scrittore professionista, confondendo la Bella Scrittura con la scrittura creativa, ti spara addosso dei consigli da dilettanti o, peggio ancora, delle autentiche, terribili, corbellerie!… E poi, stoccatina finale, il fatto che gli scrittori di racconti non vengano quasi mai pagati lo trovo un po’ frustrante: anche con una cifra simbolica, ma il lavoro, che spesso comporta anche una fase di documentazione preliminare, dovrebbe essere retribuito. Non solo per la paga in sé, ma anche per dare il giusto rispetto a questa professione.
Tre libri che ti porteresti sulla Luna
IL CORSARO NERO di Emilio Salgari, che mi ha iniziato al piacere della lettura, UNO NESSUNO E CENTOMILA di Luigi Pirandello, che mi ha aiutato a relazionarmi con le persone, e IL SENSO DELLA FRASE di Andrea G. Pinketts, da cui è nata la mia carriera di scrittore.
Tre libri che non ti porteresti mai sulla Luna
IL FU MATTIA PASCAL di Luigi Pirandello, MASTRO DON GESUALDO di Giovanni Verga, e L’AMICA DI FAMIGLIA di Alexandra Marinina. Al loro posto mi porterei tre pizze… da mangiare, però.
Due difetti e due pregi
Un mio difetto è continuare a rimuginare sulle azioni spiacevoli, o proprio malsane, di alcune persone, anche quando è passato tanto tempo; mentre un mio pregio è l’allegria, che mi fa prendere tutto, o quasi, con leggerezza e ironia. E poi sono munito di una notevole caparbietà, che, a seconda degli effetti che produce, può essere considerata un pregio o un difetto.
Un piacere della vita
Passeggiare, da solo, a bordo della mia carrozzina elettrica, sulla passeggiata lungomare di Celle Ligure.
Un dis-piacere della vita
Non essere riuscito ad ottenere il numero di cellulare dei due giovani che Domenica 9 Aprile 2006 mi hanno soccorso al Parco di Monza. E tutto per colpa della codardia altrui.
L’ultimo sorriso che hai fatto
Bah!… Io sorrido sempre! 😉 Visto?
L’ultima volta che hai pensato: «Fantastico!»
Credo quando ho ricevuto il commento di Giovanni Merlo, Direttore dell’Ufficio stampa della LEDHA – Lega per i diritti delle persone con disabilità -, sul mio articolo Solo!… Come sfondai il muro dell’omertà, che ho pubblicato il 10 aprile 2010 sul mio blog e su Letteratitudine di Massimo Maugeri. Non so se quella è stata l’ultima volta, ma quando ho letto il suo commento ho pensato proprio: “Wow! Fantastico!”.
L’ultimo complimento
Pochi giorni fa. Mia zia Anna, che festeggiava il 60° Anniversario di Matrimonio con lo zio Mario, mi ha detto che sono un tipo attento e simpatico!
Salutaci contento: Elena Fox, la detective privata e assistente di Mister Noir, si è appena materializzata davanti a noi.
Non vi saluto. Rimango ammutolito dallo stupore.
Adesso Salutaci come ci saluterebbe Mr Noir, in pieno fermento da risoluzione di un caso.
“Sì, certo. Appena il mio biografo scriverà di quest’avventura, gli dirò di salutarvi da parte mia; inserendo questa medesima frase nel suo racconto.” (Mister Noir)